03-08-2025-Feeling part of something-Contest-U&B n.38 [EN]-[IT]

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03-08-2025-Feeling part of something-Contest-U&B n.38 [EN]-[IT]

This is my entry for the Unto&Bisunto Number 38 contest.
This week’s theme is A moment when I truly felt part of something
For those who want to participate, here is the link to the contest post:
https://hive.blog/hive-146620/@balaenoptera/untoandbisunto-38-contest-decentralizzato-su-olio-di-balena-nuovo-tema-prize-pool-100-hive--vincitori-36-contest--apertur

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Introduction
This contest is very introspective. It talks about the sense of belonging — a topic that can make us reflect on what has truly been important for us along our journey through life.

Below, I describe in detail the three moments when I felt part of something.

The wedding

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When you get married, you start to feel part of a shared journey.
For me, life before marriage was running on a single track. When I got married, things changed and life started running on two tracks. I suddenly felt like I was part of a bigger project.
First we belong completely to ourselves, but after marriage there’s a mutual sense of belonging between spouses — it's as if we’re thrown into an invisible but real place, built between two people who choose to belong to each other.
If I’m not mistaken, Kierkegaard (a Danish philosopher) said that choosing to marry is like an act of faith — you can’t know what will happen, but you choose anyway, trusting one another.

A son

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Wow! A son. So far, I can confirm it’s the most overwhelming thing that has ever happened to me.
The moment my son was born, I felt part of his life. I felt part of his joy and part of his problems.
Before having a child, you sometimes imagine it and feel a bit scared. But in reality, when a child is born, nothing belongs to us — we are the ones who belong to this little being who needs us completely in those early years. When my son was born, I immediately felt that I belonged to him.
When you have a child — or rather, raise a boy or girl — it’s not blood that matters. A totally unique bond is formed. A child becomes, little by little, a part of us in another form. That’s why we end up feeling like we belong to this bond, almost indestructible. Personally, I think it's the strongest bond that exists on Earth.
Since the day my son was born, I feel — every single day — part of him.

The sea

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The events described above were moments that marked my life and gave me a certain sense of belonging — or changed my sense of belonging — but there is one form of belonging that has never changed for me. I love the sea: summer, fall, winter, and spring. I love going when it’s sunny and when it rains.
As kids, we used to go far out by canoe in fog, rain, and snow. Maybe in a past life I was a fish — all I know is that I belong to the sea.
A little story. In my area, there was a well-known doctor, famous for all the care he gave the community. He often went to the sea to swim and relax. One day, when he was very sick and his heart was failing, he took one last dive and swam until his heart gave out. They say it was his wish to die in the sea. No one knows if this is legend or truth — but honestly, I wouldn’t mind a death like that. Maybe that's another sign that, in the end, I belong to the sea.
When I stand before the sea, I’m not looking for answers. It’s just me and the sea, looking at each other. We always do the same thing, it never changes. The sea neither welcomes nor rejects. I feel I belong to the sea because now and then I feel a longing in my eyes for its horizon. I crave that classic horizon in front of me — that far line marking the sky like a perfect straight edge...

Conclusions
My sense of belonging grew when I got married and when I had a child.
As for nature, I’ve felt I belonged to the sea since the day I was born.

Question
If you had to think about belonging to nature, would you say you belong more to the mountains, the sky, the earth, or the sea? Or maybe to something else?

Referral
My HIVE referral link:
https://hiveonboard.com?ref=stefano.massari

ITALIAN

03-08-2025-Sentirsi parte di qualcosa-Contest-U&B n.38 [EN]-[IT]

Questa è la mia partecipazione al contest Unto&Bisunto Numero 38
Il tema di questa settimana è Un momento in cui mi sono sentito/a davvero parte di qualcosa
Per chi volesse partecipare, lascio qui di seguito il link al post relativo al contest:
https://hive.blog/hive-146620/@balaenoptera/untoandbisunto-38-contest-decentralizzato-su-olio-di-balena-nuovo-tema-prize-pool-100-hive--vincitori-36-contest--apertur

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Introduzione
Questo contest è molto introspettivo. Si parla di senso di appartenenza. Un argomento che può anche far riflettere su cosa è stato davvero importante per noi, mentre stavamo facendo il nostro viaggio di vita.

Qui di seguito vediamo nel dettaglio i tre momenti in cui mi sono sentito parte di qualcosa

Il matrimonio

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Quando ci si sposa si inizia a sentirsi parte di un percorso condiviso. Per me la vita, prima di sposarmi, viaggiava solo su un binario. Quando mi sono sposato, le cose sono cambiate e la vita ha iniziato a viaggiare su due binari. Quando mi sono sposato mi sono sentito all’improvviso parte di un progetto più ampio.
Prima ci apparteniamo totalmente, poi dopo il matrimonio esiste un senso di appartenenza reciproca tra gli sposi, è come se ad un certo punto ci catapultiamo in un luogo invisibile ma reale, costruito tra due persone che decidono di appartenersi. Se non sbaglio Kierkegaard (un filosofo danese) affermava che scegliere di sposarsi è come fare un atto di fede, non si può sapere cosa accadrà, ma si sceglie comunque, affidandosi l’uno all’altro.

Un figlio

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Caspita! Un figlio. Per ora io confermo che è la cosa più sconvolgente che mi sia mai capitata. Appena è nato mio figlio mi sono sentito parte della sua vita. Mi sono sentito parte della sua allegria e parte dei suo problemi. Prima di avere un figlio o una figlia qualche pensiero di possederne uno viene fatto e a volte si è un poco spaventati. In realtà quando nasce un figlio, non ci appartiene niente, siamo noi che apparteniamo a questo piccolo essere che per i primi anni ha totalmente bisogno di noi. Quando è nato mio figlio, ho sentito subito che gli appartenevo.
Quando hai un figlio, o meglio cresci un bambino o una bambina, non è il sangue che conta, si genera un legame assolutamente particolare. Un figlio/a diventa piano piano un pezzo di noi sotto un'altra forma, ed è per questo che poi, noi ci sentiamo appartenere a questo legame, quasi indistruttibile. Io personalmente penso che sia il legame più forte che esista sulla faccia della terra.
Da quando è nato mio figlio, io mi sento sempre, ogni giorno, parte di lui.

Il mare

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Gli eventi descritti sopra sono stati eventi che hanno segnato la mia vita e che hanno dato un certo senso di appartenenza o che hanno cambiato il mio senso di appartenenza, ma c’è uno tra i miei sensi di appartenenza che non è mai cambiato. Io adoro il mare, d’estate, d’autunno, d’inverno ed in primavera. Adoro andarci quando è bello e quando piove. Da giovani andavamo al largo in canoa con la nebbia, con la pioggia e con la neve. Forse nella mia vita precedente ero un pesce, sta di fatto che io appartengo al mare. Piccola storia. Dalle mie parti c'era un medico molto conosciuto per tutte le cure che ha prestato ai cittadini. Egli spesso andava in mare per nuotare e rilassarsi. Un giorno, quando era molto malato con il cuore ormai andato, ha fatto il suo ultimo tuffo in mare e la sua ultima nuotata fino a far crepare il cuore e si narra che la sua volontà era proprio quella di morire in mare. Ora, non si è mai capito se questa fosse una leggenda o corrispondesse a verità, ma una morte del genere a me non dispiacerebbe… forse anche questo è un segno che alla fine, io appartengo al mare.
Quando sono davanti al mare non cerco risposte, sono io davanti a lui che ci guardiamo, facciamo sempre la stessa cosa, non cambia mai. Il mare non accoglie né respinge. Io sento che appartengo al mare perché ogni tanto mi sale la nostalgia del suo orizzonte negli occhi, mi arriva la voglia di avere davanti a me quell’orizzonte classico, quella linea lontana che delimita il cielo come una retta perfetta..

Conclusioni
Il mio senso di appartenenza si è ampliato quando mi sono sposato e quando ho avuto un figlio, mentre per quanto riguarda la natura, io sento di appartenere al mare da quando sono nato.

Domanda
Se doveste pensare di appartenere alla natura, voi sentite che appartenete di più alle montagne, al cielo, alla terra o al mare? Oppure a qualcos'altro?

Referral
Il mio referral link di HIVE:
https://hiveonboard.com?ref=stefano.massari


THE END



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31 comments
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Per ora io confermo che è la cosa più sconvolgente che mi sia mai capitata.

Assolutamente concordo e anche per me è stata la cosa più sconvolgente positivamente che ho provato nella mia vita
Un abbraccio

!discovery 30
@tipu curate 2

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Grazie Liberty per il commento. Io penso che crescere accanto a mio padre sia stato il mio primo esempio di forza, vorrei fare la stessa cosa con mio figlio aggiungendoci una valanga di amore. Solo ieri abbiamo giocato a pallone, abbiamo fatto un giro in bicicletta ed insieme abbiamo partecipato a delle sfide con Splinterlands !STRIDE

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Io appartengo a tutti questi elementi in quanto ognuno mi riempie di emozioni!
!LOLZ

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Questo mi fa pensare che hai molta cura e rispetto per l'ambiente !WEIRD

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Un figlio cambia tutto, prima ci sei tu, con i tuoi problemi, le tue faccende ecc, poi tu non ci sei più, c'è lui che ha bisogno, c'è lui che ti cerca, che ti vuole, è vero diventi suo

Io pure adoro il mare, avessi una casa al mare sarei felicissimo

!PIZZA

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Ciao Davide, hai toccato uno dei miei desideri nascosti, quello di poter vivere la mia pensione tranquillo in una casa vicino al mare... se HIVE va a 100$ è fatta.... hihiih Dobbiamo solo rimanere vivi fino a quel momento !ALIVE

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Bellissime parole soprattutto la parte legata al figlio ❤️😊 denota un animo buono e riflessivo. Bravo Stefano!

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Grazie delilha per queste belle parole. A volte quando sto con mio figlio mi immagino che sia già grande e immagino quanta nostalgia avrò dei momenti che stiamo passando insieme proprio ora. Per il momento ci divertiamo parecchio. Fortunatamente lui, ancora, si diverte a stare con me.. chissà quanto durerà questa cosa. !WINE

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Belle riflessioni, sempre più convinto che tu sia davvero una bravissima persona nel mondo analogico, anche se non ti ho mai visto! 🤘😁🤘

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Grazie Roby per le tue belle parole, mio padre mi ha insegnato ad essere onesto, io lo farò con mio figlio e così via.. ovvio che è difficile.. infatti mi sembra che non siamo in tanti. Ho visto persone che ci hanno provato ad essere onesti e ce l'avevano quasi fatta, ma alla fine l'essere una persona brava non paga in nessuna maniera, tranne quella spirituale. Comprendo comunque il ragionamento di quelli che dicono "chissenefrega di essere una persona a posto spiritualmente, non me ne viene in tasca niente". !BEER

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Direi anch'io di appartenere al mare, anche se molte volte ne sono spaventato, ma perché ne riconosco l'enorme forza.
Quando vado in vacanza da qualche parte lontano da casa, scelgo sempre mete marine. Non mi frega niente delle belle spiagge dalla sabbia fine. Io voglio gli sogli, voglio i bei fondali ricchi di vita, le foreste subacquee, i pesci che mi nuotano intorno. Quando trovo un posto così posso stare ore a nuotare in esplorazione

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Grazie per aver lasciato un commento. in questo allora siamo uguali. Adoriamo il mare entrambi ed anch'io potrei stare a mollo per molto tempo. L'esplorazione dei fondali l'ho fatta in Croazia, sono stato davvero bene !BEER

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Sono stato anch'io in Croazia l'anno scorso, in zona Premantura. Molto molto bello, ci ritornerei volentieri. Per me son giuste 3 orette di macchina

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Anche Io scelgo il mare. .
Ti auguro una felice notte

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Ciao Lu, che dici, ce la potremo comprare una casa vicino al mare tra 15 anni? Per ora i prezzi in Italia delle case in zone turistiche sono quasi proibitive per persone normali !BBH

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Sicuramente hai ereditato la passione per il mare dagli antenati e il fatto di vivere in una regione che si affaccia sul mare conta una componente non indifferente in proposito. Così come per il piemontese doc che non prescinde minimamente dalla montagna. Da parte mia amo uno e l'altro elemento indistintamente. E se fossi un uccello, vorrei essere un'aquila per l'appartenenza tra cielo e monti.

"Se non sbaglio Kierkegaard (un filosofo danese) affermava che scegliere di sposarsi è come fare un atto di fede, non si può sapere cosa accadrà, ma si sceglie comunque, affidandosi l’uno all’altro."
È proprio vero.
!PIZZA

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Allora ricordavo bene che fu Kierkegaard a diffondere tale concetto. Bello il fatto che ti senti parte sia del mare che della montagna, questo vuol dire che sei più immersa nella natura di quanto lo sia io. La montagna mi piace, ma io mi fermo solo quando sono davanti al mare.. lui riesce a catturare la mia attenzione completamente. !CTP

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Per Kierkegaard il matrimonio è una questione etico-religiosa quando vissuto con buona volontà e impegno (era uno dei filosofi che ci avevano fatto studiare al caro vecchio istituto magistrale, anche se ho dovuto dargli una spolverata essendo trascorsi oltre trenta santi anni da allora😆). Per la verità mi piace pure la campagna, anche se montagna e mare non hanno prezzo🤣,
!LOLZ

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For me I wouldn't like that type of death. Sometimes we need a lot of answers to questions deep within our heart

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Thanks for stopping by. I feel good when I'm bathed in sea water. If you could be any element of nature, what would you like to be? A forest, a mountain, a lake? !DIY

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